venerdì 22 febbraio 2013

DELLA CRUDELTA' UMANA I: il goose pulling

Iniziamo con oggi una serie di post nei quali parleremo delle infinite declinazioni della crudeltà umana nei confronti degli eterospecifici.

Pratiche più o meno tradizionali che una certa antropologia annoverebbe tra quei rituali da analizzare sotto la lente entografica, ma che per noi rimangono solamente manifestazione del lato più crudele della "natura umana".

 Il Goose Pulling

Il goose pulling, letteralmente “tiro all’oca”, è un vecchio sport originariamente praticato in alcune zone dei Paesi Bassi, in Belgio, Inghilterra e Nord America fra il XVII e XIX secolo. Il macabro evento coinvolge un’oca che viene appesa per le zampe a un’asta o una corda e collocata fra due pali in un campo da gioco. Un uomo in sella a un cavallo galoppante dovrà tentare di afferrare il collo dell’animale e staccargli la testa, al cospetto di un’accolta di gente festante.
Chi riesce a portare a termine la difficile impresa è dichiarato vincitore e diventa l’eroe del giorno. Il goose pulling si tiene ancora oggi, in alcune parti del Belgio, nella città di Grevenbicht in Olanda come parte delle celebrazioni del Martedì Grasso e in qualche località della Germania.
n principio si utilizzava un’oca viva, e per rendere il gioco più divertente il collo dell’animale veniva oliato. Qualche volta, inoltre, “un negro” con una frusta in mano stazionava nei pressi dell’area di gioco, tormentando il cavallo che passava. I premi in palio erano di poco conto, spesso lo stesso animale morto, o in altre circostanze le offerte del pubblico o un giro di bevute. La più grande attrazione per gli spettatori era rappresentata dalle scommesse sui concorrenti, talvolta per soldi ma sovente per un po’ d’alcool. Oggi le cose sono cambiate, anche se non troppo. Viene utilizzata un’oca ormai morta, ma questo non rende di certo lo spettacolo meno brutale. Anche quando, nei tempi che furono, le crudeltà contro gli animali erano fatti comuni, il goose pulling non veniva visto di buon occhio ed era spesso accostato alla corrida. Oggi, questo triviale trastullo è definitivamente scomparso in America – al termine della Guerra Civile – per quanto sia continuato in alcune aree del sud fino al 1870.
Nei Paesi Bassi e in Belgio l’oca viene uccisa “umanamente” dal veterinario, grazie a una legge del 1920 con la quale veniva vietato l’utilizzo di animali ancora in vita. Nonostante ciò, la pratica continua a inquietare le coscienze. Nel 2008 il partito animalista olandese (PvdD) ne ha promosso il bando definitivo. In Belgio lo spettacolo è accompagnato da una parata in costume d’epoca.
Il vincitore è nominato “Re dell’anno” e gli vengono consegnati corona e mantello. Alla fine di questo mandato, il re deve organizzare un festino per i suoi sudditi – in casa propria o in un pub – a base di birra, alcolici vari, sigari, dolce di pane o salsicce. I re competono inoltre fra loro per aggiudicarsi il titolo di “imperatori”

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