giovedì 14 febbraio 2013

Appello per salvare la colonia felina di Su Pallosu (Oristano, Sardegna)

Gatti che passeggiano serenamente sulla spiaggia, giocando con le onde del mare o saltando fra gli scogli tra un tramonto e l’altro: scene che per molti di noi hanno dell’incredibile vista l’avversione che per natura i felini nutrono per l’acqua.
Eppure, questo curioso e insolito spettacolo rientra nella normale quotidianità per gli abitanti di Su Pallosu, il più piccolo borgo marinaio d’Italia, in provincia di Oristano, divenuto famoso in tutto il mondo proprio per la colonia felina che, unica nel suo genere, vi abita da più di cento anni.
I 58 gatti che la popolano hanno non solo la fortuna di godere delle splendide acque cristalline che circondano un sito di interesse archeologico, ma possono anche farsi vanto di una lunga tradizione: la colonia di Su Pallosu, infatti, è una delle più longeve d’Italia, la sua esistenza è documentata fin dal 1947, quando Vincenzo Meli ed altri pescatori si presero cura dei gatti presenti nel piccolo villaggio già a partire dal 1920, anno in cui nacque la tonnara di Su Pallosu. 
Quando non sono in spiaggia, i gatti vagano liberamente in una vasta area che comprende zone collinari, umide e rocciose, nonché giardini, strade asfaltate e case private.  
Vista la sua peculiarità la colonia felina di Su Pallosu è divenuta famosa a livello internazionale e milioni di visitatori accorrono curiosi da tutto il mondo per immortalare i gatti “marini”, diventati oramai una delle attrazioni turistiche principali del piccolo borgo. Balzati agli onori della cronaca grazie a numerosi articoli di stampa e servizi televisivi (TG3, TG5, Geo&Geo, Discovery Channel - Animal Planet), i felini di Su Pallosu  vantano più di 7.000 amici nella loro pagina facebook.
 Gestita dall’associazione di volontariato “Amici di Su Pallosu”, la celebre colonia è accudita e nutrita dal 2007 da Andrea Atzori, Irina Albu e da alcuni volontari che, in collaborazione con la Clinica Veterinaria Duemari di Oristano, hanno provveduto alle spese di sterilizzazione di 38 gatte autoctone (e di buona parte delle gatte abbandonate illegalmente nei pressi della colonia), senza alcun supporto pubblico.
Il Comune e l’Asl, infatti, cui per legge spettano tutti i costi di sterilizzazione delle colonie feline segnalate, non hanno mai fornito alcun finanziamento. Più volte interpellati e richiamati agli obblighi di legge dai responsabili della colonia, il sindaco e l’ASL di San Vero Milis, comune cui fa capo la frazione di Su Pallosu, non hanno mai riconosciuto e censito la colonia, né hanno provveduto alla sterilizzazione dei felini, così come prevede la Legge nazionale sul randagismo 281/91 e la Legge regionale della Sardegna n. 21/94. 
E’ rimasta inapplicata anche la delibera della Provincia approvata il 23 giugno 2011, con la quale venivano accolte le richieste avanzate da Andrea Atzori e da altri residenti del borgo al fine di garantire la sicurezza sulla strada provinciale che da Oristano porta a Su Pallosu. La delibera prevedeva la collocazione di apposti dissuasori di velocità e di cartellonistica indicante la presenza della colonia; a causa di questa inosservanza, tre esemplari della colonia sono deceduti investiti da auto che correvano ad alta velocità.
E, come se non bastasse, la delibera è stata sospesa per una motivazione che appare ancora poco chiara: l’amministrazione comunale di San Vero Milis ha dichiarato di voler trasferire alcuni esemplari della colonia in altre aree attrezzate presenti in diverse borgate marine, adducendo come scusa dei “lamentati problemi di natura igienico-sanitaria” che “potrebbero determinare un pregiudizio rispetto all’attività balneare e turistica della zona interessata dalla colonia felina”, problemi che, tuttavia, non sono stati ancora verificati e, quindi, sono ancora da dimostrare.
Invitiamo tutti voi a scrivere una lettera di protesta alle Autorità competenti affinché la colonia felina di Su Pallosu venga tutelata e salvaguardata così come prevede la legge.


Clicca qui per inviare la lettera di protesta. 

E qui per accedere al blog dei gatti di Su Pallosu.

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