martedì 26 marzo 2013

PROGETTO DI LEGGE TRUFFA IN EMILIA ROMAGNA partita per vietare la catena, finisce con l’impallinare i colombi


Riportiamo il comunicato stampa di Animal Liberation


La Regione Emilia Romagna si appresta ad emanare una legge che era partita per vietare di tenere i cani alla catena (molti di voi sapranno che un animalista di Ravenna, Davide Battistini, ha condotto uno sciopero della fame per questo) e che invece ha  finito per estendere la possibilità di sparare ai colombi.
Il testo è stato discusso nell’ambito della IV Commissione Consiliare, che aveva indetto anche un’audizione pubblica alla quale avevamo partecipato anche noi di Animal Liberation portando contributi importanti: abbiamo introdotto il tema dei requisiti minimi da osservare nella custodia privata dei cani, che oggi vede un totale vuoto legislativo, non essendo normata né da leggi o altre norme nazionali, né regionali. 
Vietando la catena è inderogabile prescrivere condizioni minime per la detenzione privata dei cani.
Abbiamo suggerito un emendamento specifico contenente requisiti standard minimi da osservare nella detenzione privata dei cani.Martedi scorso, l’ultima, decisiva, riunione della Commissione: stando al comunicato stampa diffuso dalla Regione, pareva che tutto fosse volto al meglio e che il testo licenziato dalla Commissione per essere inviato all’assemblea del Consiglio Regionale per la votazione avesse recepito le nostre richieste, invece adesso abbiamo potuto leggere il testo del progetto di legge approvato in Commissione e abbiamo visto comparire a sorpresa un articolo riguardante l’abbattimento di colombi nel pdl che invece avrebbe dovuto riguardare la catena dei cani.In sintesi:  

-          dopo l’udienza conoscitiva, viene introdotto nel testo del p.d.l. surrettiziamente, cioè con taciuta intenzione, nel p.d.l. che era intitolato a modifiche della Legge regionale sul Benessere Animale, un articolo 8 che riguarda modifiche alla legge regionale sulla caccia;

-          se approvato, questo testo introduce la possibilità preventiva di uccidere i colombi, mentre le norme vigenti lo consentono solo a danni avvenuti e certificati e solo dopo che si sia  proceduto con i metodi ecologici, se l' ISPRA ex INFS ne verifica l’ inefficacia;

-          se passa l’emendamento in questione, la legge regionale sulla caccia, (L.R. (8/1994) modificata da questa legge in via di emanazione, darà la possibilità ai Comuni di procedere all'abbattimento dei colombi, mentre ora non lo prevede (v. esito vittorioso ricorsi al TAR già citati);


Questo per ciò che riguarda i colombi.

Anche per ciò che riguarda l’uso della catena ci sono amare sorprese perché vengono introdotte nel testo del pdl importanti deroghe: deroghe per un tempo indeterminato per ragioni di salute certificate dal medico veterinario privato e una ulteriore deroga, stavolta però temporanea, per ragioni di sicurezza (sic!).
Noi temiamo che le due deroghe succitate vanifichino in pratica il divieto.Basti pensare che, a quel che so, neppure una guardia zoofila ha diritto di esigere da un privato detentore di cani l’esibizione di qualsivoglia documento, quindi neppure l’eventuale certificazione veterinaria.
Pare che la deroga sanitaria sia stata  motivata dal consigliere proponente con l’esempio della necessità di contenere un cane col bacino fratturato e che gli altri consiglieri, non essendo veterinari, l’abbiano accolta.
Ciò ci sgomenta: con quale conoscenza e competenza i consiglieri regionali propongono e votano le leggi ?
Tra un mese circa potremo avere il verbale dettagliato della discussione e potremo capire: cosa è successo in questa misteriosa commissione ?

Il progetto di legge andrà in Consiglio Regionale per la votazione fra pochissimi giorni, cioè martedi 26 c.m., praticamente di corsa, tempistica assai rara, tipica di quando si vuol far passare qualcosa evitando il più possibile un confronto democratico.

Invitiamo tutte le persone interessate a venire con noi per cercare di bloccare questa legge truffa:ritroviamoci per difendere cani e colombimartedi 26 marzo alle ore 10 in via Aldo Moro 50, sede della Regione, dove si terrà il Consiglio Regionale

La presidente di Animal Liberation,
Lilia Casali

e-mail: presidente@animalliberation.it

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