venerdì 22 marzo 2013

Abolizione della catena per i cani: primo sì al progetto di legge


E’ passato solo poco più di un mese da quell’importante 12 febbraio, giorno in cui la Regione Emilia Romagna si è formalmente impegnata per promulgare una legge per vietare di tenere i cani legati alla catena. Tutto era iniziato il primo gennaio con il coraggioso sciopero della fame di Davide Battistini.
L’attivista ravennate, con il suo digiuno durato ben 43 giorni, ha sollevato un dibattito e fatto riflettere molte persone su quanto possa essere angosciosa, per un cane, una vita in questo stato.
Sin dall’inizio abbiamo sempre sostenuto l’iniziativa di Davide e tutt’ora seguiamo l’iter del progetto di legge, che modificherà l’attuale legge regionale sul benessere animale (5/2005), con la speranza che a breve l’Emilia Romagna diventi veramente la prima regione in Italia ad abolire questa pratica e ciò funga da esempio alle altre regioni. E’ molto importante in questo momento seguire l’avanzamento dei lavori, infatti nonostante l’impegno formale della Regione, può sussistere la possibilità che la legge definitiva non corrisponda alle nostre aspettative.
Il 19 marzo la Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna si è nuovamente riunita per discutere ed ha licenziato il testo che ora approderà all’esame dell’Assemblea legislativa.
Infine vi sarà nei prossimi mesi una fase deliberativa, che spetta al Consiglio Regionale dove la legge verrà votata e infine promulgata dal Presidente della Giunta Regionale e pubblicata sul Bollettino Ufficiale.
I resoconti delle varie sedute della Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali sono qui di seguito disponibili e riguardano non solo la detenzione dei cani alla catena ma anche altri emendamenti presentati da alcuni consiglieri riguardanti ad esempio la promozione della pet-therapy.
▸ 12 FEBBRAIO  ▸ 26 FEBBRAIO  ▸ 5 MARZO  ▸ 19 MARZO
Siamo solo ai primi passi quindi per ora è azzardato giudicare tutti gli emendamenti proposti dai vari consiglieri.
Comunuque occorrerà sicuramente maggior chiarezza su questi aspetti:
  • l’uso della catena sarà consentito esclusivamente in casi contingenti, molto limitati e per tempi ristretti, legati al tema della sicurezza e in particolari situazioni di carattere sanitario.
Questo punto per ora è molto vago. D’altronde è innegabile che la realizzazione di un recinto potrebbe tranquillamente sostituire in toto l’uso della catena che potrebbe dunque essere abolita per sempre.
Limitati casi particolari, dovrebbero essere poi valutati direttamente con le associazioni animaliste, per evitare ciò che più di tutto temiamo delle deroghe, che diventino la normalità in cui far rientrare non solo eccezzionali situazioni, ma la maggior parte di esse.
  • la proroga di sei mesi per adeguamento e rimozione della catena
Su questo aspetto si è espresso in maniera chiaramente contraria anche Davide Battistini, affermando che il lasso di tempo concesso per adeguarsi è inspiegabilmente troppo lungo. Certo immedesimandosi nei panni dei tanti cani costretti alla catena, altri sei mesi non possono che apparire lunghissimi.
E’ necessario inoltre aprire una parentesi importante: va chiarito come la realizzazione di un recinto non corrisponda necessariamente alla soluzione di tutti i problemi.
Il cane è un animale sociale per cui è fondamentale l’appartenenza stretta ad un branco che al giorno d’oggi è rappresentato dalla famiglia umana che lo tiene con sé. L’isolamento perenne in un recinto, la mancanza anche di semplici passeggiate e la sua riduzione a mero strumento di allarme sono aspetti però che anche volendo difficilmente una legge può immediatamente scalfire, sia per la difficoltà nei controlli ma soprattutto perchè appartengono alla sfera privata e culturale delle persone. Se quindi non possiamo certo pretendere che una nuova legge contribuisca da subito ad un cambiamento etico nelle coscienze individuali, perlomeno dobbiamo esigere che essa tenga in massima considerazione le esigenze etologiche dei cani e che sia presentata con una stesura chiara, facilmente interpretabile e senza punti ambigui.
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Fonte: Quotidiano E-R

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