lunedì 19 marzo 2012

Green Hill: "operazione altrimenti ci arrabbiamo"

Campagna "Salviamo I Cani di Green Hill".


Quello che vi lanciamo oggi è forse l¹appello più importante e
determinante degli ultimi due anni riguardo la questione Green Hill. Siamo
di fronte ad un pericoloso bivio e in un momento in cui dobbiamo dare il
tutto per tutto.
Non sottovalutate l¹importanza di ogni piccolo o grande gesto che potete
fare in questi giorni per chiudere questa fabbrica di sofferenza!

IL VOTO AL SENATO:
Come saprete è in questo momento in discussione il recepimento in Italia
della Direttiva Europea 2010/63/UE sulla sperimentazione animale. Una
Direttiva che ha giustamente ricevuto aspre critiche per la mancanza di un
benché minimo passo in avanti per gli animali.
Il 1 febbraio la Camera dei Deputati ha votato con grande maggioranza
delle norme restrittive, che pur non essendo assolutamente rivoluzionarie
nel cambiamento contengono alcuni punti validi. Tra questi sicuramente il
divieto di allevamento di cani, gatti e primati per vivisezione. Divieto
che abbiamo spinto affinché fosse esteso anche alla vendita.

In questo momento l¹emendamento è discusso nella XIV Commissione del
Senato, che entro una decina di giorni darà i suoi pareri e potrebbe, a
quanto dicono voci di corridoio, cassare tale importante divieto ancora
prima di portarlo al voto in Senato, facendo così restare operativo il
lager Green Hill e rendendo di fatto inesistenti i pur pochi miglioramenti
alla Direttiva Europea. Questa inversione di marcia nasce dalla pressione
di vivisettori e lobby della farmaceutica.

Evidentemente la nostra lotta sta colpendo nel punto giusto e siamo un
problema, tanto che si sono mossi alcuni dei più noti membri della lobby
della vivisezione italiana a difendere il loro indifendibile operato.
Ma sapremo essere all¹altezza e far capire che non è il caso di fare
alcuna inversione di marcia?
Siamo abbastanza determinati e motivati?
La risposta starà nei fatti.

OPERAZIONE ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO
Tutti i membri della XIV Commissione del Senato hanno ricevuto un
messaggio chiaro con le nostre posizioni e una richiesta di non annullare
il divieto. Certi di poter parlare a nome di decine di migliaia di persone
abbiamo messo in chiaro che se tutti si aspettano che in seguito ad una
unanime volontà popolare verrà chiuso il lager di Montichiari, un passo
indietro porterebbe non solo delusione, ma tanta rabbia. Saranno loro
responsabili se poi tutti vorranno esprimerla.
D¹altronde se dopo aver fatto tutti i passi considerati legittimi si
assisterà alla solita presa in giro come non aspettarsi delusione e
rabbia?
Abbiamo protestato, abbiamo raccolto firme, abbiamo fatto informazione e
sensibilizzato migliaia o forse milioni di persone su un tema così
nascosto e segreto. Ma potrebbe non bastare. E non sarebbe certo la prima
volta.

La nostra "Operazione altrimenti ci arrabbiamo" comincia da oggi.
In questi giorni vi manderemo aggiornamenti costanti.

COSA FARE?
I tempi sono strettissimi. Abbiamo solo 10 giorni di tempo per farci
sentire dalla Commissione e poco più per il Senato.
Sappiamo che molti di voi hanno altri impegni, ma vi chiediamo solo di
valutare l¹importanza di questo momento, che potrebbe non ripresentarsi
per molto tempo.
La nostra voce deve inondare quegli uffici!

*Scrivi quante mail puoi ai seguenti indirizzi dei membri della XIV
Commissione. Non ci sono limiti. Consigliamo di farlo tutti i giorni, come
primo piccolo impegno della giornata.

*Scrivi una lettera alla XIV Commissione. Sappiamo che a molti questo può
sembrare più faticoso, ma immaginatevi la portineria completamente
sommersa da migliaia di lettere e prendete carta e penna!
L¹indirizzo è: SENATO DELLA REPUBBLICA, Piazza dei Caprettari n. 79, 00186
Roma

*Telefona! Non sottovalutare l¹impatto di un telefono che squilla in
continuazione! Se ognuno di noi lo facesse una volta al giorno, anche per
pochi secondi, non ci sarebbe letteralmente un momento di silenzio e non
potrebbero usare il telefono per altro che non sia sentire lamentele degli
antivivisezionisti.
Centralino del Senato: 06.67061
Uffici della XIV Commissione: 06.67062883.

Si può fare di più!

*Organizza nei prossimi week-end nella tua città una iniziativa contro
Green Hill e la vivisezione e comunicacela.

*Appendi striscioni dalla tua finestra, da ponti, monumenti, cavalcavia.
Quanto più visibile ed eclatante quanto più avrà impatto. Consigliamo di
scrivere una frase comune come "Green Hill deve chiudere!"
Mandaci una fotografia dello striscione a info@fermaregreenhill.net

*A breve comunicheremo una data di una protesta a Roma in collaborazione
con il Comitato Montichiari Contro Green Hill. Tenetevi pronti!




LETTERA TIPO:

Spett.li Senatori,

in accordo con la sensibilità di milioni di persone in Italia chiedo
espressamente di non apporre modifiche peggiorative per gli animali
nell¹emendamento alla Direttiva Europea 2010/63/UE sulla sperimentazione
animale, in questo momento da Voi discusso nella XIV Commissione del
Senato.
In particolare mi riferisco al divieto di allevamento e vendita di cani,
gatti e primati per sperimentazione sul territorio italiano, che ha
riscosso finora enorme consenso.

Tale divieto è nato anche in seguito alla campagna di protesta e
informazione contro l¹allevamento Green Hill di Montichiari (BS), che
tiene ben 2.500 cani in capannoni, senza luce naturale o aria, prigionieri
in ambiente asettico e destinati ad essere spediti ai laboratori di
vivisezione di tutta Europa. Tutta Italia segue da tempo questa vicenda.

Milioni di persone hanno e avranno gli occhi sul Vostro lavoro, speranzosi
che la Vostra coscienza porti alla chiusura di questo allevamento-lager.

Abbiamo fatto tutto il possibile: protestato, raccolto firme, fatto
informazione, chiesto applicazione di leggi. Abbiamo in questo modo
raccolto l¹approvazione di milioni di persone.
Adesso tocca a voi fare in modo che la richiesta e la rabbia delle persone
non vengano tradite.
In caso contrario la vostra sarà solo l¹ennesima prova della presenza di
un regime basato sul potere economico a cui delle richieste delle persone
non interessa nulla, a cui ci troveremo costretti a reagire stavolta in
ben altri modi per la chiusura di Green Hill.

Saluti,
(nome)

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